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Navigare quanto è sicuro? Rapporto sulla sicurezza online

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Internet cresce, si allarga, si espande: aumentano le persone che frequentano la Rete, i social network i blog ed i forum così come aumentano quelli che si scambiano beni e servizi attraverso il Web all’aumentare dei quali si amplifica anche il movimento di danaro che ne consegue.
Se fino a non tropo tempo fa il furto di una password o della propria identità su un sito erano considerate cose di poco conto, oggi non è più così visto che si è sempre più legati alle nostre identità virtuali, ai nostri alter ego digitali.
Secondo gli esperti, i criminali informatici stanno portando avanti una vera e propria strategia di attacco che sfrutta le caratteristiche del Web 2.0, punta a compromettere siti autentici e ad alto traffico, e utilizza email spam sempre più subdole e mirate.
Siti popolari come i social network o quelli per le ricerche ormai non sono più un luogo sicuro per gli utenti di internet e nell’arco del 2009 ci si aspetta un consolidamento di questa tendenza.

I 100 siti più popolari del pianeta sono stati l’obiettivo preferito dai cyber criminali negli ultimi sei mesi del 2008. Il 70% di questi siti ha ospitato contenuti maligni o re-indirizzato a siti infetti, con una crescita pari al 16%, a conferma del fatto che ormai il numero di siti compromessi ha superato di gran lunga quello di siti creati appositamente per scopi illeciti.

Inoltre, sono aumentati gli attacchi misti web ed email: il 90,4% della posta indesiderata, circolata nella seconda metà del 2008, era spam che conteneva un link a siti maligni, con un aumento del 6% delle email con link a siti compromessi.

– Crescono i siti con una buona reputazione ma compromessi dagli hacker: oltre il 77% dei siti classificati come maligni rientrano in questa categoria rispetto al 75% della prima metà del 2008.

– In generale, è aumentato il numero di siti maligni presenti sul Web: tra gennaio 2008 e gennaio 2009 il numero è cresciuto del 46%

– Gli hacker sono a caccia di informazioni essenziali e dati riservati: il 39% degli attacchi Web ha incluso un codice per il furto di dati.

– Il Web continua ad essere il principale vettore per il furto dei dati: il 57% di questi attacchi sono stati effettuati sul Web, con un aumento del 24% rispetto alla prima metà del 2008.

Il Web 2.0 continuerà ad essere il terreno preferito dai criminali informatici: nel 2009 si prevede che l’80% di tutti i contenuti maligni sarà ospitato su siti con una buona reputazione, in particolare quelli ad alto tasso di visitatori. (Fonte)
Oggi più che mai Internet è divenuto un posto insidioso ma attenzione: la vita “reale” forse non lo è?
All’aumentare delle opportunità, delle possibilità di guadagno e dei giri di affari aumentano proporzionalmente anche le possibilità di truffe e raggiri.
Il Web è un luogo sicuro, o pericoloso, esattamente quanto lo è la vita “reale”: per questo bisogna conoscere i rischi e le modalità con cui affrontarli.

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