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La mente collettiva dei Borg come esempio di Cloud Computing

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Ci sono cose in natura che anche usando i più grandi e potenti super computer di questo pianeta, non possono essere simulate, calcolate o misurate.
Ci sono cose in natura che sono di una tale complessità che pur usando la spaventosa capacità di calcolo dei computer più veloci del mondo, non possono essere capite e sondate.
Calcoli quantici, simulazioni di esplosioni nucleari, biologia molecolare, matematica,climatologia e astrofisica sono cose ad oggi insondabili in profondità per un motivo banale: non abbiamo abbastanza potenza di calcolo.
E allora come fare?
Un sistema interessante, poco costoso e tremendamente performante potrebbe essere quello di imbrigliare tutta la potenza inutilizzata dei PC di tutto il pianeta nei momenti in cui non vengono utilizzati, per esempio quando parte lo screen saver.
Si perchè sappiamo tutti che i nostri computer non sono utilizzati al 100% in maniera costante, e mentre non sono da noi utilizzati, sprecano le loro potenzialità facendo girare inutili salva schermo.
A questo devono aver pensato all’Università di Berkeley quando hanno pensato di far partire il progetto BOINC (Berkeley Open Infrastructure for Network Computing) diretto da David Anderson.
Una intuizione semplicissima e straordinariamente brillante: scrivere un piccolo software da installare su tutti i computer del mondo che non faccia altro che fare calcoli su dati prestabiliti nei tempi di inattività.
Lo schema di funzionamento è semplicissimo: l’utente installa il client (il piccolo programmino) il quale si procura i dati da calcolare attraverso Internet e li processa nei tempi morti. I suddetti dati vengono pacchettizzati ed inviati ai computer degli utenti i quali, rispediscono i risultati al sito a calcoli terminati.
Semplice, veloce, funzionale e senza limiti di spazio ne di tempo.
Grazie ad un semplicissimo pannello si possono scegliere i progetti dei quali fare parte: calcoli climatici, così come atomici o astrofisici, il nostro computer diverrà una succursale dei più grandi laboratori di ricerca del pianeta a costo zero e senza alcun investimento da parte nostra.
La mente collettiva di tutti i computer del mondo e la capacità di calcolo espressa è immensa: chi ha seguito la serie di Star Trek e conosce i Borg, capisce perfettamente di cosa stiamo parlando: il cloud computing, la condivisione delle risorse inespresse, è il futuro dell’informatica.

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