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La guerra dei commenti

Tempo di lettura 2 minuti

Leggo in un bell’articolo del bravo Mattia Soragni alcune riflessioni sui commenti nei blog, diciamo la nostra! Mattia sostiene che autorevolezza degli autori e numero dei commenti siano due delle principali criticità che fanno di un blog un successo, siamo sostanzialmente d’accordo, pur sottolinenado che l’autorevolezza va costruita e spesso è più l’autorevolezza del blog a contare rispetto a quella degli autori, altrimenti casca l’asino del web 2.0, condivisione.. partecipazione.. dico questo pensando al successo di marketingarena (che gestisco), blog in cui l’autore è sacrificato ed è il meccanismo a più voci a risultare vincente.

Mattia continua chiedendo ai navigatori che caratteristiche deve avere un blog per suscitare la voglia di commentare ed ai blogger quali strumenti utilizzano per incentivare i commenti, ecco le sue risposte da blogger navigato:

1. Porre domande ai vostri utenti in modo diretto, stimolando ed incentivando il commento;

2. Scrivere post completi, ma lasciando alcuni buchi nella trattazione permettendo ai navigatori lo spazio di commentare e terminare il post;
3. Scrivere post il più possibile originali e mai trattati, per far affluire tutti coloro che vogliono parlare di quel dato argomento (quasi) solo nel vostro Blog;
4. Scrivere e Commentare negli altri Blog e trovare persone interessate al vostro argomento e far affluire quindi traffico nella speranza di ricevere commenti;
5. Mettere a disposizione di chi vi legge la situazione per farlo attraverso un Sito/Blog semplice da navigare;

Sono tutte affermazioni molto corrette e “tecniche interessanti”, di certo alcune di base (avere un buon sito) e imprescindibili, altre dispensioso (andare a commentare nella speranza del commento di ritorno), e noi di sitiwebmarketing cosa facciamo?

Solitamente per incentivare la discussione puntiamo su alcuni plus:

il titolo: crediamo molto nella forza d’impatto che un post può generare, non è semplice dare risalto ai propri scritti nella bolgia dei social network che amplificano le nostre idee, sono personalmente convinto che spesso post di qualità siano ingiustamente soffocati ed altri mediocri ricevano attenzione per motivi astrusi

la domanda finale: banale, vuoi chiedermi di dire la mia? Fammi una domanda..

l’argomento: provate a parlare di calcio, sesso e politica. I commenti fioccheranno..

il quality push: quando ritengo di aver scritto un post davvero buono lo segnalo ai miei amici o ai blogger più influenti in materia (se parlo di retail andrò a cercarmi il blogger del caso.. e cosi via)

i link: se alla fine del mio post scrivo: chissà cosa ne pensa minimarketing.. è possibile e probabile che dalle sue stats lui risalga a noi, si incuriosisca, passi di qui e lasci un commento 🙂

Rilancio il meme, voi come fate? Devo sinceramete dire che non cerchiamo i commenti a tutti i costi, se la discussione parte ben venga, diversamente noi abbiamo riportato un fatto o detto la nostra (le news non sempre vengono commentate), altri blog invece vivono di commenti ed è proprio la dimensione della discussione a fare la differenza. Forse dovremmo quindi distinguere le cose ed i relativi blog per essere più puntuali e completi

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