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Communication day 2007 - sale in cattedra la comunicazione -

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Quando ad incontrarsi sono una platea di qualità e nomi del calibro di Alberto de Martini e Enrico Finzi, passando per altri comunicatori di eccezione, il successo è assicurato.

Anche quest’anno il successo si è ripetuto, la formula ideata da Luca Targa, CEO inside b2b, e dal suo staff per portare a Ferrara la vera comunicazione italiana si è rivelata vincente. Un pomeriggio intenso ma mai noioso quello vissuto alla sala 1 in DarsenaCity, con il palco che ha visto alternarsi operatori del settore di rango internazionale e abili comunicatori locali per non dimenticare, come ricordato da Finzi, che la comunicazione esiste anche fuori da Milano.

Ciò che ha fatto la differenza ed ha permesso a gran parte del pubblico, treni permettendo, di godere l’evento completo è stato senza dubbio il taglio fresco e operativo che è stato dato all’incontro. I comunicatori al momento di comunicare sè stessi hanno dato il meglio, e non era scontato. Formidabili alcuni racconti per immagini e chicche esclusive che hanno legittimato definitivamente un evento che oggi, oltre alla qualità dei singoli, conta anche su una struttura e un’amalgama vincenti che lo rendono di diritto un appuntamento imperdibile per chi in Italia fa comunicazione.

Merito agli organizzatori per aver coinvolto la platea che con messaggi sms e “interventi in viva voce” ha potuto relazionarsi con un comitato di esposizione d’elite che non ha lesinato interessanti commenti e curiosità ma ha anche saputo dare all’evento quel qualcosa in più che resta “da portare a casa” quando si esce dalla sala. I comunicatori locali (che spesso di mestiere fanno anche la contabilità e seguono il commerciale) hanno capito essenzialmente due cose:

1) serve un responsabile della comunicazione in azienda

2) nel frattempo bisogna rimboccarsi le maniche ottimizzando risorse e sforzi per massimizzare i ritorni dalla propria comunicazione e, qui viene il bello, questa volta è stato anche detto come si fa. Dalle 10 regole d’oro di Finzi ai “cosi non si fa” degli altri relatori la giornata è stata occasione di vero apprendimento di concetti pronti per essere implementati il giorno successivo in azienda.

Non sono mancati i colpi di scena quando è stato ricordato, non senza colore, che la comunicazione deve anche tenere conto degli scheletri nell’armadio e non ha solo il compito di rendere forzatamente bella una storia triste. Un tocco di franchezza che non ha fatto male ad un intervento riuscito.

In altre sedi (come ad esempio lo IABforum di Milano) la paura verso il mondo internet era nell’aria, i comunicatori di vecchia data erano a disagio e in imbarazzo ed hanno tentato l’ultimo attacco ad una realtà ormai consolidata e irreversibile, troppo per rassegnarsi a vendere vanghetti. Qui no, a distanza di pochi mesi i creativi hanno capito che i principi che guidano la comunicazione in internet possono essere portati off line e che l’integrazione è davvero possibile, per giungere ad una coesistenza di qualità nella coscienza che la pubblicità non è morta, ma anche che internet è più che vivo. In questo caso ottimi l’intervento di De Martini sulla gratitudine e la chiosa di Massimo Boraso il cui intervento di chiusura è stato simbolico come a dire “ci vediamo l’anno prossimo partendo da qui”.

Aspetto qualche commento a questo articolo per conoscere le impressioni che anche altri partecipanti hanno avuto, chiudo con i complimenti a inside b2b nella speranza che anche nei prossimi anni questo evento possa riconfermarsi e crescere ancor di più, mantenendo però l’ottica “glocale” che lo rende cosi speciale.

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