
Negli ultimi anni si è diffusa erroneamente la convinzione secondo cui l’algoritmo di Google non considera più i link come elementi utili a costruire la SERP. Una convinzione che non ha nessun fondamento e che ha fatto intraprendere strategie SEO sbagliate a molti marketer
Chiariamo subito la situazione: i link sono ancora uno strumento efficace nella predisposizione della strategia SEO per il tuo sito. L’evoluzione dell’algoritmo di Google ha semplicemente premiato sempre più i link di qualità rispetto a quelli non rilevanti per le ricerche.
Fin dal 1996, l’anno in cui è arrivato Google nelle nostre vite, i link hanno rappresentato il vero quid pluris del motore di ricerca di Mountain View, il cui primo algoritmo fu chiamato PageRank prendendo il nome dal suo ideatore Larry Page. Link e autorevolezza dei siti hanno da sempre avuto un ruolo importante nella produzione della pagina dei risultati. Ma da dove arriva allora l’idea che i link non siano più utili nell’ambito di una corretta strategia SEO? Principalmente, da una errata interpretazione delle caratteristiche di un aggiornamento che esordì nel 2012 e che fu chiamato Penguin. Molti, sbagliando, pensarono e pensano tuttora che diminuì drasticamente l'importanza della link building, mentre invece ebbe il grande merito di danneggiare chi utilizzava strategie di link building quantitative a discapito di chi costruiva percorsi virtuosi puntando sulla qualità.
La migliore attività di link building non potrà essere un’attività a sé stante ma dovrà necessariamente inserirsi all’interno di una strategia più ampia in cui, fra le altre cose, grazie a differenti tipi di attività - il lancio di un nuovo prodotto, la produzione di un white paper, una joint venture commerciale - si generino collegamenti preziosi su siti autorevoli e pertinenti rispetto al proprio ambito commerciale. È utile sottolineare come questa attività che tocca differenti ambiti del tuo business produrrà benefici ulteriori che non si fermano al solo ambito SEO, tre in particolare.
L’attività di link building è spesso legata alla promozione di un prodotto o un contenuto. L'obiettivo dell'outreach è certamente ottenere un link autorevole, ma può aiutarti a costruire relazioni a lungo termine con i principali influencer o magazine di settore, migliorando il posizionamento e incrementando la fan base.
Un link non serve solo a scalare la SERP. Se inserito nel giusto contesto infatti incrementa naturalmente anche il traffico al sito, portando persone interessate a visitare le tue pagine. Garantire traffico di qualità al proprio portale, specialmente per chi gestisce un eCommerce, può garantire, mettendo in campo la giusta strategia, un aumento dei lead o delle conversioni.
L’attività di link building - quando realizzata con i criteri adeguati - contribuisce a migliorare la brand awareness. Infatti, la produzione di contenuti con questo obiettivo spesso agevola la riconoscibilità del marchio, soprattutto verticale, quella cioè del mercato di riferimento.
Come certificato anche da recenti test ,il ruolo dei link esterni in una strategia SEO è ancora significativo e non fa in alcun modo sottovalutato. Per questo motivo è fondamentale includere questa attività all’interno della propria pianificazione per garantirsi collaborazioni con portali autorevoli che possano incrementare il traffico organico e migliorare il posizionamento nella SERP
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