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Wi fi: un diritto di tutti

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Il concetto di rete e connessione come commodity è di certo uno dei più dibattutti nelle discussioni che riguardano le reti. Vista l’importanza che assume, internet è oggi indiscutibilmente un diritto di tutti, cosi come l’acqua e l’elettricità . Il digital divide imposto dall’impossibilità di portare l’adsl in alcune particolari ed impervie zone ha costretto molte amministrazioni locali a pensare a soluzioni alternative, è il caso comunità montana dell’Alta Langa in Piemonte: 218,74 kmq connessi con una rete wi-fi next open source:

Nelle aree digital divise il Wi-Fi viene usato al posto dell’Adsl, che manca, riproducendo il modello centralizzato degli operatori telefonici, e non quello a ragnatela di internet e delle tecnologie IP in generale. Il divario in fondo non è tanto digitale quanto culturale”, ha spiegato Michele Ferraudo, responsabile del progetto e della realizzazione dell´impianto.

“Noi abbiamo realizzato una rete wireless che è veramente una rete, nel senso che ci si può parlare gli uni con gli altri, che consente di far parlare le Pubbliche Amministrazioni tra loro (con VPN criptate) e con i cittadini, oltre che attivare servizi innovativi. Fonte: www.nomad-village.it

Il caso del mese è però legato alla città di Pordenone che ha deciso di portare gratuitamente internet a tutti gli abitanti grazie ad una connessione wireless a costo zero inclusa in un più ampio accordo (protocollo d’intesa) tra provincia e regione per la realizzazione di un progetto di e-government ed e-democracy. Senza il contributo regionale l’iniziativa non sarebbe stata possibile visto che a budget andranno circa 400 mila euro l’anno per un progetto che coinvolgerà anche anziani e giovani con corsi e contributi per l’acquisto di un pc, il tutto nell’ottica di eliminazione del digital divide.

La democratizzazione della connessione appare sempre più una necessità in vista dei numerosi servizi che anche i comuni e le province possono offrire. Con una certa lungimiranza questo progetto potrebbe addirittura rappresentare un risparmio per le amministrazioni, trasferire su internet servizi e certificazioni comunali potrebbe, nel tempo, consentire grandi vantaggi in termini di tempi e costi. Un plauso quindi a pordenone e.. quale sarà la prossima amministazione tecnologica?

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