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Recupero energetico: il futuro parte da qua

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Viviamo su un pianeta violentato del quale noi stessi, rappresentiamo probabilmente un cancro, una malattia che sta portando il nostro globo alla distruzione e la nostra razza all’estinzione.
E questo perché? Per l’energia.
Energia è diventata la parola sulla quale si fonda il pianeta Terra. Le economie, la politica e tutto quello che riguarda il sistema uomo, si basa ormai sulla produzione dell’energia: estrarre più petrolio, implementare l’efficienza del nucleare, imporre il solare e potenziare l’eolico sono le uniche cose che sappiamo/vogliamo fare per poter procrastinare il nostro modus vivendi.

Ma forse, quello che non abbiamo capito, è che la chiave di volta non sta nell’aumentare la produzione del succo/energia, ma risiede nel mantenerla, uniformarla e trasformarla. Per poi riutilizzarla.
Se vogliamo dare una svolta al nostro modo di vivere e smettere di essere una malattia per il pianeta, dobbiamo prima di tutto cambiare modo di pensare ed evolverci ad un gradino superiore: dobbiamo abbandonare l’idea che il progresso sia l’aumento della produzione di qualcosa e incentivare il pensiero del recupero, del riciclo e della conservazione.

Pensiamo ad esempio al calore prodotto dai motori a scoppio, che se imbrigliato e incanalato potrebbe essere utilizzato: il calore è una forma di energia.
Pensiamo ai passi, ai semplici passi umani su un marciapiede: è una forma di energia virtualmente illimitata che si può sfruttare in maniera relativamente semplice visto che una persona che cammina provoca una vibrazione al suolo. Mille persone che camminano producono una ingente quantità di energia attraverso le vibrazioni prodotte.
Riflettiamo su un ultimo punto: le automobili che sfrecciano sulle autostrade producono grandi movimenti di aria ai lati della carreggiata. Esistono  già congegni poco invasivi da piazzare ai bordi della strada per poter trasformare questa banale aria, in una fonte energetica. Piccole pale rotanti, in grande numero ai lati della strada, molto semplicemente.

Ora, questi mezzi sono poca cosa, ma aggiunti al solare, all’eolico odierno, alla forza delle maree e delle onde, possono diventare una fonte enorme e inesauribile.
Con questi sistemi sostenibili, ogni energia consumata ne libera altra che sublima, viene incanalata e riutilizzata,  senza sprechi e fino all’ultima goccia.
Questo, aggiunto alla maggior efficienza che si può sviluppare in tutte le macchine del pianeta, porterebbe a una sorta di equilibrio grazie al quale la Terra forse, non sentirebbe più il nostro peso.

Per sapere di più sulle nuove tecnologie energetiche: http://www.popsci.com/futurecity/home2.html

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