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Il denaro immateriale

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Abbiamo già parlato del www day tenutosi ad Occhiobello il mese scorso. Mi ha colpito, tra le presentazioni, quella di Massimo Bustreo (docente IULM) a proposito di second life e della lezione di sociologia del denaro che i linden dollars generano. Il denaro virtuale è un bel problema, nel senso che presto oltre ai dubbi in merito a fisco e tassazione (i linden dollars sono tassati dal governo USA e hanno un cambio con il dollaro) ci sarà da chiedersi come gestire le moltitudini di monete immateriali esistenti.

Se un tempo la creazione di sistemi artificiali era complessa e limitata ad idiomi (esperanto) e credi religiosi, oggi gli universi sintetici sono realtà e chiamano alla riflessione. Non credo che i mondi virtuali come second life siano il nuovo internet, troppo lenti, complessi e irreali per essere già nel futuro.. sono però segnali chiari, la rete si organizza e il denaro è un segno dell’evoluzione di un sistema sociale vissuto dagli avatar e mediato dai cavi di rete. Non siamo abituati al denaro immateriale, personalmente in posta preferisco i buoni cartacei a quelli dematerializzati, perchè il denaro è denaro solo se lo senti in mano, un pò come quei vecchi proprietari terrieri che vanno ad acquistare l’auto in contanti.. ecco perchè non capiamo il denaro immateriale, soprattutto noi italiani che usiamo le carte di credito meno degli altri e da sempre ci portiamo appresso questa ammirazione per la moneta sonante.

I denari immateriali pervadono la rete, in proposito ecco un bel post di Mauro Lupi, e pongono nuove questioni, principalmente due:
– internet sta cambiando ed eveolve verso un sistema sociale completo?
– come sarà il denaro del futuro?

A voi..

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