Social Media

I migliori Social per il tuo brand: come sceglierli?

Tempo di lettura 5 minuti

Quali sono le piattaforme più adatte per aumentare la visibilità della mia azienda?
Come sceglierle?

La presenza sui Social, prima che efficace, deve essere sensata.

Spesso la scelta di un Social piuttosto che di un altro sembra essere dettata semplicemente da considerazioni quali “se il mio competitor è presente su quel Social allora devo esserci anch’io” o, peggio, “è uscito un nuovo Social: la mia azienda DEVE essere la prima ad essere presente così da battere gli altri sul tempo”.
Non è a partire da questi presupposti che si può costruire una valida strategia di presenza online: bisogna scegliere con attenzione se e come posizionare sui Social la propria azienda ed il proprio business, tenendo ben chiaro a mente che una strategia coerente con le attività svolte sulle altre piattaforme online ed offline è essenziale per garantire riconoscibilità e continuità per il brand.

Come decidere, dunque, dove aprire un account?

Innanzitutto bisogna infatti chiedersi:

  1. Voglio davvero essere presente sui Social? Sono pronto a far dialogare il mio brand con i suoi clienti (e a far front ad eventuali commenti negativi e troll) o lo faccio soltanto perché è “di moda” e ci sono tutti?
  2. In che modo la presenza sui Social può generare valore per il mio brand e la mia azienda?
  3. So davvero a cosa serve quel nuovo Social di cui tutti parlano?

La risposta a tutte e tre le domande è unica: ha senso essere sui Social se questi possono generare valore per il brand e per i clienti e se è possibile costruire una strategia efficace in modo originale.

Quanto all’utilità di un certo Social piuttosto che di un altro, sarebbe consigliabile – oltre ad affidarsi a degli esperti – agire così:

  • “testare” le piattaforme esistenti e quelle che escono man mano tenendo però sempre ben presente una regola fondamentale: l’uso che può farne un singolo utente su account personale è diverso da quello che può farne un brand, non fosse altro per il fatto che molti Social dedicano servizi specifici alle aziende (l’esempio più semplice è costituito dalle Facebook fan page). Ad ogni modo, avere presente scopi e caratteristiche delle piattaforme è, ovviamente, sempre positivo.
  • cercare ed osservare le best practices

Su quali Social si potrebbe essere dunque presenti e perché? Ecco la nostra shortlist:

  1. FACEBOOK: che lo amiate o meno, costituisce ormai la piattaforma con il maggior numero di utenti (oltre 950 milioni). Avere una fan page oggi sembra irrinunciabile, saperla gestire tuttavia non è da tutti. Senza la presenza di un buon community manager, infatti, si rischia di danneggiare l’immagine del brand con risposte avventate (il caso Patrizia Pepe è ormai da manuale) e senza rispettare mission e valori del brand. Le potenzialità d’azione sono molteplici, così gli esempi virtuosi.Di fatto la portata potenziale dei messaggi veicolati e l’ampio parco utenti fanno di Facebook una piattaforma irrinunciabile su cui essere presenti, ma anche un Social piuttosto “generalista”.
  2. TWITTER: si potrebbe applicare anche in questo caso quanto detto per Facebook sulle caratteristiche “generaliste” della piattaforma, ma con due differenze fondamentali.
    La prima è “grammaticale”: su Twitter ci sono a disposizione 140 caratteri, all’interno dei quali bisogna far rientrare tutto, a partire dal messaggio, passando per l’uso di hashtag e non ultimo inserendo anche link (che possono contenere ovviamente anche immagini/video che, con le ultime modifiche di Twitter, saranno più facilmente visibili direttamente nello stream di ciascun utente). Insomma deve starci tutto.
    Secondo aspetto: Twitter è broadcast. Quando inviate un update questo sarà visibile a tutti gli utenti.
    Inoltre alcuni brand – analogamente a quanto fatto da alcuni utenti – replicano su Facebook i contenuti prodotti per Twitter. È un grave errore a nostro parere: Social diversi hanno grammatiche diverse che richiedono differenti modalità d’azione.
  3. GOOGLE+: al momento forse il social “più promettente” per le potenzialità evolutive e le ultime novità introdotte (di cui vi abbiamo parlato qui e qui). Con un parco utenti attivi in crescita costante e sempre nuove funzionalità, G+ si propone come un Social a 360° che, in più, è made in Google ed intera quindi molte caratteristiche dei prodotti della casa di Mountain View.
    “Generalista” come i precedenti, è in fondo ancora una terra da scoprire: costruirvi sopra una strategia originale per il vostro brand, potrebbe dunque essere premiante in termini di visibilità ed attenzione.
  4. LINKEDIN: attività e presenza sulla piattaforma richiedono meno tempo rispetto a Facebook e Twitter, ma ciò non significa che sia inutile essere su Linkedin, anzi.
    Inserire il profilo aziendale (se non sapete come fare potete consultare la nostra miniguida) consentirà a chi visita il Social di professionisti di sapere di più sulla vostra azienda e di conoscere le persone che in essa lavorano. In altre parole, riuscirete non solo a comunicarne mission e caratteristiche ma anche a mostrare il lato “umano” al suo interno, dal momento che se l’azienda è presente sulla piattaforma, gli utenti che lavorano per essa potranno indicarlo sul proprio profilo.
  5. PINTEREST: è stato aperto a tutti qualche settimana fa, ma i tassi di crescita da inizio 2012 – quando era ancora in beta su invito – sono stati piuttosto elevati. Si è caratterizzato da subito per la possibilità di “pinnare” immagini e costruire boards, risultando quindi naturalmente adatto a business connessi ai settori della moda, del cibo, del design, ma non solo.
    Ha senso essere presenti su Pinterest? Sì se avete dei contenuti visivi interessanti da proporre ai vostri utenti: Pinterest è sostanzialmente una vetrina, ed è dunque essenziale avere qualcosa da mostrare.
    Attenzione però alla policy sui diritti legati alle immagini .
  6. FOURSQUARE: in tanti si chiedono se essere presenti o meno all’interno del celebre servizio di geolocalizzazione. La risposta corretta però è sempre la stessa: come può aggiungere valore al vostro business? Fate molte attività sul territorio a cui volete dare visibilità? Volete attivare delle offerte legate alla vostra presenza locale? Avete uno o più punti vendita sul territorio?
    Sin dal suo lancio Foursquare si è rivelato particolarmente efficace soprattutto per gli esercizi commerciali locali e nell’ambito del marketing turistico, ma non solo.
  7. INSTAGRAM/FOLLOWGRAM: come detto nella nostra miniguida, Instagram – soprattutto dopo l’acquisizione da parte di Facebook e la release per Android – sta acquisendo sempre più utenti. La riconoscibilità delle foto e la visibilità che possono acquisire grazie a piattaforme come Followgram, fanno di Instagram una piattaforma irrinunciabile per chi voglia valorizzare le immagini legate alla propria azienda e ai propri prodotti.

Infine, non va mai dimenticato che la scelta di essere presenti sui Social e la gestione dell’immagine del brand e dell’azienda al loro interno possono anche avere un costo minore rispetto alle attività di advertising svolte offline, ma non hanno meno valore di queste ultime, anzi, richiedono un costante investimento di tempo, strategie ed attenzione, per arricchire il brand e per evitare che l’immagine che i (potenziali) clienti hanno di esso sia danneggiata da una male gestione dei Social stessi.

Basso costo, insomma, non significa, “facile” o “banale”.
Da una scelta corretta possono invece derivare nuove opportunità e visibilità per le aziende.

MiniGuidaWeb del 27/08/2012
Autore: Emanuela Zaccone

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