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10 modi in cui i marketer possono usare la realtà virtuale già da ora

Tempo di lettura 5 minuti

La realtà virtuale (“VR”) dà ai marketer l’opportunità di offrire alla loro audience un’esperienza la più vicina possibile al prodotto, al servizio o a un luogo senza trovarsi fisicamente lì. E man mano che i confini tra fisico e virtuale si fanno più sfumati, la VR rappresenta per i marketer un modo ideale per coinvolgere i loro clienti.

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Il modello dell’Hype Cycle

Partiamo dal modello dell’Hype Cycle messo a punto dal prestigioso istituto Gartner per valutare il grado di maturità delle tecnologie:

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Gartner, agosto 2014

Il Gartner’s Hype Cycle ha messo in luce che la VR si trova oggi nella fase che quel modello chiama “Slope of Enlightenment”, ovvero quella che si verifica quando le tecnologie entrano in una curva di approfondimento da parte di alcune aziende e organi di stampa specializzata, che continuano a sperimentare quelle tecnologie per comprenderne i reali benefici e le applicazioni pratiche realizzabili.

Ecco come Wikipedia descrive le diverse fasi del modello:

Hype cycle   Wikipedia  the free encyclopedia

10 modi per iniziare a usare la realtà virtuale

Ecco dunque come alcuni brand hanno già iniziato a far propria la realtà virtuale. Queste esperienze possono essere da spunto anche per i nostri marketer.

1. Esperienze tangibili

Un albergo, una compagnia di navigazione, un’azienda turistica, come possono convincere qualcuno di essere in grado di offrire un’esperienza divertente e piacevole quando la persona non l’ha mai provata?

La brochure o il sito web possono essere degli strumenti validi, ma di fatto portare le persone alla meta, consentire loro di muoversi all’interno delle diverse sistemazioni, guardare i panorami, essere all’interno delle situazioni, sono il tipo di esperienze tangibili che danno un vero senso di come potrebbe essere e che fa vendere come nessun altro mezzo.

  • Marriott Hotels sta offrendo alle coppie appena sposate delle esperienze di luna di miele virtuale, come si può vedere da questo filmato.

2. Esperienze di prodotto

Come convincere qualcuno che il proprio prodotto è migliore della versione precedente o di quella dei concorrenti? Per un’auto, il test drive è considerato lo strumento migliore, ma far arrivare i potenziali clienti al salone o organizzare la prova può essere dura, e ancora più dura è trovare l’auto giusta e la giusta configurazione disponibile.

La VR può permettere di configurare la macchina a seconda dei propri bisogni e prenderla per un test drive, ovunque ci si trovi e in qualsiasi momento.

  • La Lexus lo ha fatto per il lancio della Lexus NX.

3. Esperienze educative

Ai brand che sono orgogliosi del modo in cui il loro prodotto è realizzato, la VR può fornire un modo per mostrare creativamente il processo di fabbricazione.

Dare informazioni e far conoscere ai consumatori il brand in una forma immersiva è utile a dimostrare l’abilità, la maestria e il sapere di cui si dispone e i consumatori sono sempre più interessati a conoscere l’origine e le storie che stanno dietro i prodotti che acquistano.

  • Questo è l’approccio adottato dalla distilleria di tequila Hacienda Patrón che offre ai consumatori un’esperienza a 360 gradi dal nome “The Art of Patrón” in occasione di eventi, seminari e sul sito web.

4. Opportunità commerciali

Immaginate di poter vendere il miglior posto allo stadio o a teatro tante volte quante volete. La VR dà la possibilità di farlo. Tramite il live streaming del contenuto di un incontro sportivo, o di uno spettacolo, la gente ovunque nel mondo potrebbe avere accesso a ciò che desidera e all’evento al quale si vorrebbe trovare anche se è a migliaia di chilometri di distanza.

  • La NBA sta cooperando con Samsung per portare gli incontri di basket ai suoi fan di tutto il mondo.

5. Estensione del prodotto

La VR offre ai brand l’opportunità di estendere la gamma dei prodotti creando le proprie esperienze di VR.

  • Dior sta facendo il suo visore branded di VR. Altri stanno “brandizzando” visori a base di cartone come il 10XSpex.

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6. Esperienze retail

Per il settore del retail la sfida è adattarsi a trend quali lo showrooming, che implica che i consumatori potrebbero recarsi ovunque a fare i loro acquisti. Allora, perché non andare oltre e fornire ai clienti un intero mondo retail da esplorare in VR? Sorprenderli, affascinarli e indurli ad acquistare i prodotti.

  • Ad esempio Ted Baker, celebre negozio di Regent Street, a Londra, si è rifatto il look con il tema dei gioielli della Corona commissionando un tour virtuale tramite il dispositivo Google Cardboard. I clienti che visitavano il negozio erano invitati a prendere parte a una sorta di caccia al tesoro immersiva indossando i visori cardboard per la realtà virtuale.

7. Esperienze di eventi

Associare il proprio brand a un evento mediante la sponsorizzazione è qualcosa di abbastanza comune per le società. I brand però stanno sempre più cercando i modi per essere coinvolti più da vicino con l’evento, anziché limitarsi a mettere il proprio marchio su una maglietta, su una palla o su qualche cartellone.

Fornire esperienze immersive di VR insieme agli eventi può approfondire l’engagement con il brand e può estenderlo ben al di là del luogo fisico.

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8. Recruitment

Anche trovare il personale giusto è piuttosto sfidante. Dare alle persone il senso di come potrebbe essere il lavoro da svolgere può attrarre i giusti candidati e vedere se hanno la stoffa adatta.

  • La US Air Force sta fornendo ai potenziali nuovi assunti la chance di guidare virtualmente un jet da combattimento.

9. Ricerca di mercato

Investire in un nuovo spazio fisico è un impegno enorme, sia si tratti di un nuovo negozio, sia un cinema o un centro commerciale. Così, è vitale poter comprendere come i clienti si sentiranno navigando tra oggetti quali il nuovo layout, lo schema colori e la gamma di prodotti. Indagini e panel, anche se corredati di visualizzazioni 3D, danno solo un insieme limitato di insight.

Una completa esperienza VR invece può dare una gamma di insight più olistica, accurata ed efficace.

  • Tesco ha creato uno store virtuale in modo che la gente ci si potesse muovere all’interno prima che fosse costruito.

10. Costruzione di relazioni

Un’opportunità ancora da esplorare è il potenziale offerto dalla distribuzione di contenuti di VR su app. Questo è di particolare rilevanza per i visori di VR potenziati dagli smartphone, ma potrebbe essere rilevante per chiunque offra “VR come servizio”.

Con un contenuto sufficientemente desiderabile, potrebbero essere resi disponibili all’utente aggiornamenti regolari VR in un periodo di tempo dato. Questo darebbe ai brand ulteriori opportunità per comunicare con i consumatori.

Cambierebbe anche il rapporto tra visore e contenuto: la gente pagherebbe per il contenuto anziché per il visore.

Note

I suggerimenti qui elencati sono stati suggeriti da Martin Talks, fondatore di 10XArmy.

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