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Twitter, Social Media, TV e nuovi orizzonti della comunicazione online

Tempo di lettura 2 minuti

x-factor televoto twitterSocial Media e show televisivi: lo spazio che intercorre tra queste due realtà si assottiglia sempre di più. “Twitter sta trasformando il nostro modo di guardare la TV“, si legge ad esempio sul blog del social cinguettante. Verissimo. Non c’è quasi più nessuna trasmissione televisiva di successo, anche in Italia, che non abbia il suo #hashtag da seguire per interagire con gli altri telespettatori e, in alcuni casi, con lo spettacolo stesso.

E’ quanto avverrà, ad esempio, nella prossima edizione di X-Factor USA, in cui sarà possibile votare i concorrenti via Twitter. Poco più che un’operazione di marketing, nello specifico (la scelta di far votare in con messaggi privati DM non è certamente all’altezza della scelta del media), che di certo permetterà a @TheXFactorUSA di incrementare il traffico sul proprio account, ma che comunque dimostra quanto i social media siano diventati sempre più importanti come veicoli di interazione, engagement e collaborazione, se non addirittura nel processo di creazione e realizzazione di uno show o di un evento.

Ed è proprio negli eventi che Twitter è in grado di dare il meglio di se. Come anticipato sul mio blog personale (Twitter e lo sport: con TIM e Ducati a Valencia Moto GP), il prossimo weekend sarò a Valencia, ospite del team Ducati TIM di Valentino Rossi, per un interessante esperimento sull’utilizzo di Twitter in un grande evento di respiro internazionale, come una gara di Moto GP.  In questo contesto cercherò di analizzare Twitter come strumento di informazione e promozione, cose che interessano aziende e organizzazioni, ma soprattutto come piattaforma di condivisione, collaborazione e interazione in tempo reale, a livello globale e multidirezionale.

È un social media diverso dagli altri, Twitter, molto più avvezzo al real time e all’informazione rispetto ad altri strumenti e canali. È questa la sua arma vincente, affilata dalla sua stringente sinteticità (gli ormai famosi 140 caratteri) e da un utilizzo dei tag, o meglio degli #hashtag, che mette al centro l’argomento, prima ancora che le persone (come avviene ad esempio su Facebook). È per questo che Twitter viene definita una piattaforma di microblogging, in cui ogni tweet rappresenta un cluster di informazione collegato ad uno o più tag e ad uno o più link, foto o video. Una pillola facilmente fruibile e in grado di essere viralizzata in tempo reale tra gli utenti.

Real time, dunque, immediatezza, sintesi, essenzialità e una serie infinita di opportunità e pericoli, che rende questo mezzo ideale per uno show televisivo, ma anche per organizzare una manifestazione, un flashmob o addirittura una rivoluzione, come la primavera araba ci ha insegnato. Uno strumento a tutto campo che si presta agli scopi più disparati e che, di certo, rappresenterà un vero e proprio standard in grado di affiancare, se non di soppiantare, il vecchio telefono come mezzo di supporto agli show e agli eventi per l’interazione con il pubblico.

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