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Google Plus Local: addio Places

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Il colosso di Mountain View è stato tra i primi a dare forte rilevanza agli aspetti social della geolocalizzazione.

Google Places era stato lanciato come componente del più ampio Google Latitude, l’applicazione – disponibile sia su Web che su Android –  che consentiva di tracciare i propri movimenti e quelli degli amici e – da inizio 2011 – di effettuare il check-in in determinati luoghi oppure di segnalarli come preferiti per consentire un check-in automatico, quando la posizione rilevata coincideva con questi luoghi.

A maggio 2012 Google ha però annunciato che sostituirà Places con Google Local, privilegiando così Google Plus e valorizzando all’interno della piattaforma le locations geografiche.

A quasi un anno dal lancio ufficiale (giugno 2011), Google Plus cerca dunque di proporsi in modo crescente come un aggregatore dell’esperienza Google.

L’utente non ha bisogno di uscire della piattaforma per sfruttare appieno tute le potenzialità ed i servizi offerti da Google, anzi – come già dimostrato dai cambiamenti introdotti da qualche tempo e dalle nuove caratteristiche dei profili (ne abbiamo parlato anche nella nostra miniguida) -, la dinamica dell’”accerchiamento” consente di tenere tutto ordinato e correttamente distinto per poter utilizzare meglio ed in modo mirato tutte le opportunità offerte.

D’altra parte ciò significa che i proprietari delle varie locations possono lavorare maggiormente sul profilo di immagine del luogo di riferimento ed avere in più un contatto diretto con gli altri membri del Social di Google.

I vantaggi sono molteplici: all’opportunità di curare le pagine dei luoghi – a quindi all’apertura ad una dimensione social ed interattiva che mancava del tutto su Google Palces – si aggiunge da un alto la possibilità di migliorare la posizione nelle ricerche per i propri locali, dall’altro – nel caso di ristoranti – quella di avere a disposizione anche le recensioni dei ristoranti.
Il primo caso è piuttosto ovvio: Google Plus – come abbiamo scritto più volte – lavora fortemente in ottica di miglioramento della ricerca e dell’indicizzazione, privilegiando sia la Social search che il posizionamento nelle ricerche stesse.
D’altra parte era ora di mettere a frutto anche l’acquisto di Zagat, la piattaforma di recensioni di ristoranti comprata da Google durante l’autunno 2011. Ovviamente su Google Local saranno messe in evidenza soprattutto le recensioni scritte dai propri contatti.

Evidentemente, dunque, Google sta puntando fortemente su Plus, come confermato dai recenti cambiamenti e dalle continue integrazioni tra la piattaforma e gli altri servizi di Google.

In quest’ottica non solo ha senso essere presenti – tanto con il proprio brand che con il proprio profilo personale – su Google Plus, ma è anche rilevante ottimizzare le proprie attività di comunicazione e branding al suo interno, nella consapevolezza dei vantaggi apportati da una migliore indicizzazione delle risorse provenienti dal Social e quindi nella visibilità ad esse connessa.

Geolocal e Social sembrano dunque più inscindibili che mai: e voi avete un luogo da creare e condividere su Google Local? Mettetene in evidenza le migliori caratteristiche, interagite con gli utenti di Google Plus e ne vedrete i vantaggio in ottica di posizionamento sul celebre motore di ricerca.

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